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Visura camerale del depuratore crea dubbi

Il nuovo progetto per il depuratore di San Rocco desta preoccupazione sia nei cittadini sia in alcuni esponenti del Movimento Cinque Stelle. A creare dubbi sono alcuni elementi emersi dalla visura camerale di Brianzacque, gestore del servizio idrico della provincia di Monza e Brianza.

Per la ristrutturazione del depuratore, che appartiene al Comune era stata fatta regolare gara di appalto vinta dalla società ALSI SPA, la quale, secondo le visure camerali presentate in gara d'appalto, fa riferimento all'Avv. Carimati che ne è amministratore unico.

Dopo poco tempo, a gestire la pratica per il Comune è Enrico Boerci, Vice Presidente di Brianzacque, con l'idea di cambiare totalmente il piano di riferimento per il depuratore. Qual è il problema? Per i cittadini e per il Movimento Cinque Stelle non c'è alcun motivo per modificare il piano già avviato.

In più, Boerci sarebbe nello stesso tempo controllato e controllore: sarebbe lui che, come consigliere dell'ALSI SPA, avrebbe inserito dei cambiamenti nel progetto presentato in gara di appalto.

Ora, a causa dei quei cambiamenti, lo stesso Boerci per conto del Comune crea un nuovo piano. A questo punto, entra in gioco come miglior azienda l'ATI di Putignano. Il problema è, secondo il Movimento Cinque Stelle, che tra ATI e ALSI risulta un contratto firmato subito dopo la vittoria dell'ATI(contratto che si evincerebbe dalle visure camerali delle rispettive aziende).

Per il momento, non ci sono indizi di reato e la magistratura non ha motivo di intervenire. Il Movimento Cinque Stelle si sta opponendo a queste pratiche “poco chiare”, perché non vuole che questi interventi creino problemi nella realizzazione dei lavori che servono al depuratore.

In più, i cittadini sono contrari al nuovo progetto (non essendo sicuri né della bontà dello stesso, né dell'affidabilità della nuova azienda) e vorrebbero che si portasse avanti il piano inizialmente approvato, senza alcuna modifica.

Tutta la vicenda e le due gare di appalto non hanno fatto altro che lasciare in Comune migliaia di scartoffie nonché di procastinare i termini di depurazione dell'impianto di San Rocco. Non sono stati interpellati i residenti del quartiere interessato e non ci sono stati incontri chiarificatori.

Si spera che, dopo aver letto le visure camerali e i progetti, sia ora possibile darsi da fare per risolvere una situazione diventata insostenibile.