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Inbound link: cosa sono e a cosa servono

L'utilizzo dei backlink per una strategia Seo è una necessità da cui non si può prescindere: maggiore è il numero dei link che riceviamo e migliore sarà la visibilità del nostro progetto web nei motori di ricerca. Attenzione, però: per evitare conseguenze spiacevoli, la qualità dei backlink deve essere di alto profilo. In caso contrario, possono condurre a pericolose penalizzazioni. Come raccomandano tutti gli esperti del settore, i link devono essere di valore; vanno banditi, invece, quelli che provengono da siti poco affidabili e con contenuti duplicati o di bassa qualità.

Il valore dei backlink

Per Google, così come per tutti gli altri motori di ricerca, i backlink costituiscono  una sorta di riconoscimento e di consacrazione per un sito. Lo scopo è quello di ottenere autorevolezza e di diventare popolari: perché ciò sia possibile, è fondamentale poter usufruire di link in arrivo da altri siti o da altri blog. In questo modo si hanno molte più probabilità di giungere in alto nella Serp. Come detto, però, è indispensabile monitorare i siti che accolgono gli inbound link e selezionari con cura e in modo meticoloso: non tutti i siti "pesano" allo stesso modo.
Puoi approfondire qui una strategia di link building spontaneo per ottenere backlink naturali: http://visibilita.net/strategia-link-building-naturali/

Il pericolo dei backlink

Tanto sono preziosi quando vengono usati in modo corretto quanto sono rischiosi quando finiscono fuori controllo: i backlink vanno monitorati o possono vanificare ogni sforzo, portando il sito a essere penalizzato, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili (posizione più arretrata nei risultati di ricerca, meno visitatori, meno vendite e meno guadagni). Qualche anno fa, per esempio, erano piuttosto in voga le cosiddette liste di link, che non erano altro che siti specifici che servivano a raccogliere i collegamenti: tuttavia non avevano contenuto, e quindi erano inutili per gli utenti. C'erano liste gratuite, liste a pagamento e liste che chiedevano semplicemente in cambio un link: anzi, una prassi diffusa era proprio quello dello scambio di link, nell'ottica di una sorta di favore reciproco. Negli ultimi tempi, tuttavia, lo scenario è cambiato.

Come funzionano i link oggi

Attualmente Google attribuisce a ciascun link che viene indicizzato un determinato punteggio: è facile immaginare che un link che è presente su una pagina che presenta un numero molto elevato di collegamenti esterni è una minaccia per un sito. Lo stesso vale per i link riportati in siti che non hanno degli account sui social network, che non riportano l'indicazione dei contatti, che non propongono un bilanciamento tra i collegamenti interni e quelli esterni o che hanno numerose pagine non raggiungibili. Il pericolo di una penalizzazione è dietro l'angolo, e a quel punto rialzarsi potrebbe essere complicato.

Tenere i backlink sotto controllo

Tenere sotto controllo i backlink è inevitabile, ma - per fortuna - è piuttosto facile: il merito è di strumenti concepiti ad hoc, grazie a cui non si devono investire più di pochi minuti al mese per scoprire se c'è qualche cosa che non va. Per esempio, ci si può affidare a Google Webmaster Tool, che vanta una sezione incentrata sui backlink: è sufficiente fare clic sulla voce "Traffico di ricerca" e poi selezionare "Link che rimandano al tuo sito" per arrivare alla tabella "Chi utilizza più link". Così si possono avere a disposizione gli URL dei link e la data in cui sono stati inseriti: il tutto in modo completamente gratuito.